L’impianto generale
Peculiarità di questo progetto è la creazione di una nuova urbanità fatta di piazze, edifici e spazi a verde.
La struttura dell’isolato è costituita da una piazza centrale collegata a tre piazze secondarie ad est, a sud ed ad ovest; le tre piazze, posizionate attorno a quella principale, sono collegate ad essa tramite passaggi pedonali lastricati.
Il nuovo edificio, destinato a teatro e centro culturale polifunzionale, è stato collocato nell’area libera a nord (nella porzione est dell’attuale giardino dell’asilo di via Villoresi) ed ha una tipologia a “blocco compatto” simile a quella dei due edifici esitenti (palazzo Comunale e palazzina dei Vigili). In questo modo ciascuno degli edifici del progetto mantiene una propria forte identità.
I tre edifici (teatro, municipio e palazzina dei vigili) sorgono sulle tre piazze sottolineandone la loro funzione.
Ciascuno di questi nuovi “contenitori” ha un linguaggio architettonico proprio in relazione alla funzione che deve assolvere.
I tre nuovi volumi vengono ad avere due fronti altrettanto importanti: quello comune aperto sulla piazza interna, quello esterno rivolto verso la città mediante le rispettive piazze.
La piazza centrale
La filosofia del progetto mira a creare un insieme unitario dove i tre volumi, dalle forme semplici e ben definite, si rapportano tra loro attraverso una nuova piazza, “piazza della cultura”, che assume il ruolo di baricentro, mettendo in relazione tra loro le più importanti strutture pubbliche della città. La piazza, di forma rettangolare, è il “punto gravitazionale” di tutto l’intervento; essa è caratterizzata da pavimentazione lignea e da un’illuminazione a pavimento con led disposti a scacchiera, in tal modo ne viene sottolineato l’aspetto scenografico soprattutto nelle ore notturne.
La piazza appare come una “piastra polifunzionale” dove organizzare eventi e manifestazioni cittadine.
Il bordo nord, unico a non essere interessato dalla presenza di edifici e confinante con il muro di cinta della scuola materna, è stato risolto con una lunga panchina in pietra (dalla doppia seduta), che da un lato svolge la funzione di nascondere le griglie di ventilazione naturale del parcheggio (posto sotto la piazza), dall’altro rappresenta un elemento di arredo dalla geometria rigorosa ed essenziale.
Una serie di pali della luce completa il lato nord della piazza ed integra la luce puntuale a pavimento.
Il lato est della nuova piazza è segnato da una fontana “minimale”, costituita da soffioni a pavimento che, di volta in volta, sparano getti d’acqua verticali, a pressione, ad intervalli regolari, secondo delle logiche scenografiche programmabili. Questa fontana vuole anche evocare il ricordo dell’antico pozzo presente nell’area.
Il parcheggio
Al di sotto della piazza “polifunzionale” è collocato un parcheggio per 70 posti, disposto su un unico livello. Esso collega tutti gli edifici interessati dal progetto. Una scala, dalle pareti vetrate e ben illuminata, è uno dei due ingressi ipogei al teatro. L’altro, più tradizionale, è costituito da una porta che immette in un corridoio di accesso ad una seconda scala.
L’edificio municipale è collegato al parcheggio sia tramite semplici porte, sia tramite una corte ipogea, tagliata all’interno dell’edificio stesso e costituita da un giardino piantumato. Esso, oltre che fungere da pozzo di luce e da ventilazione naturale del parcheggio, crea un legame suggestivo tra quest’ultimo ed il palazzo comunale.
La nuova palazzina, sede della polizia locale, invece si raccorda al parcheggio tramite il garage sotterraneo, per le auto del personale di servizio, che è alla stessa quota. La rampa del parcheggio consente l’accesso anche al garage, riservato alle auto dei vigili, e si immette su via Villoresi.
Pur avendo una forma regolare, legata alla funzione tecnica che deve svolgere (posti auto e corselli), l’architettura del parcheggio è molto accurata, in particolare la segnaletica e l’illuminazione che si avvalgono dei colori (rosso, nero, giallo, ecc…) a scopo comunicativo.
La piazza del municipio (piazza De Gasperi)
E’ sicuramente la piazza più grande, ad esclusione di quella “polifunzionale”, per sottolineare il ruolo del palazzo municipale; essa, rispetto alla situazione attuale, viene trasformata in piazza-giardino con l’obbettivo di ridurre la superficie “minerale” a vantaggio del “verde”, valorizzando le piante secolari ivi presenti. A questo scopo vengono realizzate delle grandi aiuole, che segnalano i percorsi pedonali sulla piazza, e che, per alcuni tratti, sono contornate da due grandi panche monolitiche, attrezzate con tubi al neon per segnalare i percorsi. Anche gli alberi secolari di notte sono illuminati grazie a fari, posizionati nelle aiuole, che puntano verso il tronco e la chioma.
La pavimentazione degli spazi liberi, quasi di risulta, non è mortificata da un semplice rivestimento in materiale di formato regolare, ma è costituita da lastre di misura variabile e dalla disposizione irregolare definite da giunti metallici che sottolineano la geometria della piazza. Le lastre sono realizzate in cemento lisciato, tinto con inerti in resina, con la capacità di assorbire lo smog.
Sul bordo meridionale delle aiole si trovano aree per la sosta delle auto dei dipendenti del municipio.
La piazza del teatro
Questa piazza si trova ad est del teatro e corre lungo uno dei suoi lati maggiori. Essa è caratterizzata da un filare di alberi prospicente via Alfieri. Le caratteristiche micro-aiuole “minerali” che circondano i le piante si sviluppano in senso ortogonale rispetto alla via, indirizzando la visione prospettica verso il teatro in modo da sottolineare la nuova volumetria.
La piazza, vero e proprio “parterre” del teatro, è costituita da lastre di pietra grigia con inserite, in maniera casuale, una serie di altre lastre di una diversa sfumatura di grigio (più scura) in cui è integrata l’illuminazione.
La piazza della palazzina dei vigili
Anche la palazzina dei vigili affaccia su una piccola piazza, quasi interamente occupata da una rampa pedonale che porta alla quota di ingresso (piano rialzato) e da un’area per la sosta delle auto intervallata da aiuole che contengono un piccolo filare di alberi, parallelo alla strada.
La pavimentazione della piazza è costituita da lastre di pietra grigia che ne disegnano la superficie.
Teatro e centro culturale
La parte principale dell’intervento è lo spazio polifunzionale a servizio della città. Esso è concepito come un grande contenitore, una scatola, che racchiude una serie di funzioni che possono variare nel tempo a seconda delle esigenze della cittadinanza.
Gran parte della superficie è occupata dalla sala del teatro per 400 posti e dagli spazi di servizio (palco, retro-palco, sotto-palco, torre di manovra, magazzini, ecc…).
L’importante foyer, attiguo alla sala,è collocato in posizione tale da mettere in comunicazione la piazza del teatro con la piazza centrale; accanto ad esso, in posizione angolare, trova posto il bar che si sviluppa su più livelli con un quadruplo affaccio.
La parete di divisione tra la sala ed il foyer è costituita da pannelli speciali mobili (tipo Oddicini) che garantiscono il totale isolamento della sala durante gli spettacoli, ma, una volta spostati e stoccati in opportune sedi attraverso delle guide a soffitto, mettono questa sala in comunicazione diretta con il foyer, dando luogo ad una enorme superficie piana, utile per l’allestimento di esposizioni od eventi, grazie anche al fatto che la pavimentazione della sala teatrale è complanare con quella del foyer e che le sedute della sala si possono spostare e stoccare nei magazzini.
Un volume minimale monolitico in vetro traslucido racchiude (su tre livelli) la zona di manovra. All’interno di questa “torre tecnica” si trovano anche i camerini.
Una serie di corti-giardino ipogee, passanti per tutta l’altezza dell’edificio, creano spazi accattivanti ed accoglienti su cui si affacciano la biblioteca e gli altri locali di questo complesso. Esse svolgono anche “l’effetto camino” e contribuiscono a rendere bioclimatico questo involucro.
Una serie di camini, provvisti di serrande apribili, disposti su tutta la copertura piana dell’edificio favoriscono la ventilazione naturale.
Il tetto è costituito da un tappeto erboso che rende l’edificio particolarmente isolato, agevolando il risparmio energetico.
Sulla sommità della torre di manovra e sui camini, disposti sulla superficie del tetto, sono integrati dei pannelli solari che garantiscono la fornitura di energia elettrica per l’intero complesso.
Il lato ovest dell’edificio dà su un percorso pedonale che collega la piazza centrale al giardino a nord del comprensorio; lungo questo lato trovano posto la maggior parte dei collegamenti verticali e delle uscite di sicurezza della sala teatrale.
Una lunga vetrata a piano terra, interrotta soltanto da un cavedio che delimita un piccolo giardino ipogeo, rende visibili e scenografici questi collegamenti verticali.
Il lato minore, che dà sulla piazza della “cultura”, è caratterizzato invece da un incavo a piano terra che segna l’ingresso al complesso dal questo lato.
A livello superiore si trova invece la sala per matrimoni e cerimonie (con accesso indipendente) in posizione privilegiata in quanto affaccia sulla “piazza della cultura”.
Gli uffici del complesso si trovano su un mezzanino che corre lungo il lato est dell’edificio ed affacciano sul foyer del teatro.
Il bar-caffetteria è ubicato in una posizione strategica in quanto affaccia su tutti e quattro i lati si sviluppa su due livelli (piano terra e primo) facendo da cerniera tra la piazza del teatro e la “piazza della cultura”. Al piano terra il bar si estende sulla piazza del teatro e sul collegamento pedonale tra le due piazze, al primo piano un piccolo terrazzo, con scorcio sulla “piazza della cultura” e vista sul passaggio pedonale, rende questo luogo particolarmente suggestivo.
Sul retro, nella parte nord-ovest dell’edificio trovano posto il retro-palco ed i magazzini, che si sviluppano poi anche nel sottosuolo. Questi ultimi, attrezzati con un grande montacarichi, sono connessi ad un’area di carico e scarico per i TIR, che prospetta la piazza del teatro.
Alle spalle del foyer della biglietteria e del guardaroba, trova posto una biblioteca-mediateca con ingresso dalla piazza del teatro. Essa si sviluppa su tre livelli (piano terra, primo piano e piano interrato) e circonda una corte ipogea piantumata. Al piano interrato si trova anche il relativo deposito dei libri, mentre al primo piano ci sono gli uffici.
Al centro dell’edificio, al secondo piano fuori terra, si staglia la grande volumetria che ospita ad ovest la torre scenica del teatro ed ad est i camerini degli artisti.
Il piano interrato ospita, oltre agli spazi di cui si è già detto, anche un magazzino a disposizione del foyer quando questo viene utilizzato, con o senza la sala del teatro, come spazio espositivo temporaneo.
Nel sottosuolo si trovano anche la sala prove del corpo bandistico e la sala prove per gli strumentisti; entrambe sono ben insonorizzate e godono di un’ottima acustica, come la sala del teatro.
A questo livello, attorno ad una serie di corti ipogee “vegetali”, che rendono questi spazi particolarmente scenografici, pur trovandosi nel sottosuolo, si sviluppano una serie di sale (saletta riunioni per 50-70 posti, saletta corsi, salette per associazioni, laboratorio di pittura, di ceramica, ecc…).
Infine l’interrato ospita, nella sua parte sud-ovest, un enorme locale tecnico a servizio di tutti gli edifici oggetto del progetto.
Le facciate del nuovo edificio del teatro e centro culturale sono prevalentemente opache e caratterizzate da un rivestimento esterno in grigliato metallico brunito che ne sottolinea l’ aspetto tecnologico. Le parti trasparenti in vetro sono di vario tipo: si alternano il vetro trasparente, quello translucido, quello opaco a seconda della necessità di illuminare e proteggere la vista dell’interno o invece di permettere la vista sia all’interno che verso l’esterno.
Il Municipio
Il progetto prevede il mantenimento della struttura portante dell’edificio (pilastri e solette), della scala, dell’ascensore e delle pareti perimetrali e la realizzazione di una nuova volumetria aggettante al primo piano del fabbricato, al di sopra della zona di ingresso, per aumentare la superficie altrimenti insufficiente rispetto alle nuove esigenze.
Il nuovo municipio è interamente rivestito in pannelli plastici traslucidi di policarbonato estruso (tipo “Polyù”) che danno una nuova “veste” all’edificio e grazie ai giochi di trasparenze lo rendono leggero e luminoso a costi decisamente contenuti. Il messaggio che si vuole trasmettere è proprio quello di “trasparenza” ed apertura al pubblico. Tutte le finestre sono interamente riprogettate in funzione delle nuove esigenze funzionali e sono generalmente costituite da grandi vetrate. In particolare la sala Consiliare e la sala della Giunta, che si trovano al primo piano, sono caratterizzate dalla copertura completamente vetrata e schermata da una serie di pannelli solari. Questi volumi trasparenti sormontano il profilo della copertura segnalando la loro presenza in maniera inequivocabile, attraverso questi parallelepipedi di luce e vetro. Questo fa sì che le due sale in oggetto vengano individuate anche a distanza e di notte.
Al primo piano sono ubicati anche gli uffici degli assessori; essi sono ricavati nella nuova volumetria a sbalzo posta sopra il fronte principale in modo da essere ben visibili, secondo la logica di avvicinare le istituzioni alla cittadinanza.
Il primo piano, che si potrebbe definire “il piano nobile”, quello di rappresentanza, ospita inoltre le sale per i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, una saletta per riunioni da 20 posti, nonché l’ufficio del Sindaco.
A questo piano si accede attraverso un’ampia scalinata già esistente, disimpegnata da un atrio su cui si affaccia anche l’ascensore principale. Essa è posta ad est dell’atrio d’ingresso.
Il piano terra è invece il piano a servizio dei cittadini, dove prevale un’atmosfera familiare per sottolineare il rapporto diretto tra il cittadino e l’Amministrazione comunale. Esso è caratterizzato da un grande atrio che si sviluppa lungo il fronte sud, che è anche quello di accesso all’edificio. Lungo di esso sono disposti tutti quegli uffici che necessitano di un rapporto diretto con il pubblico (ufficio protocollo, ufficio URP, ecc…); a questo scopo è prevista la collocazione di un bancone che corre lungo tutta la sua lunghezza. Una serie di altri uffici, aperti alla cittadinanza, sono situati alle spalle dei precedenti e sono disimpegnati da un corridoio.
Al piano interrato trovano posto una serie di altri uffici, i depositi, gli archivi e delle salette-riunione che si affacciano su una corte ipogea piantumata. Essa crea un vuoto lungo tutta l’altezza dell’edificio ed è in diretta comunicazione con il parcheggio posto al di sotto della piazza centrale. Oltre ad avere un carattere scenografico tale corte ipogea è anche un pozzo di illuminazione e ventilazione naturale del parcheggio.
Una serie di porte e corridoi mette in comunicazione il municipio con l’adiacente parcheggio sotterraneo.
La copertura piana del Municipio è un “prato erboso” che attraverso la riduzione delle dispersioni termiche invernali e degli apporti di calore in estate contribuisce al risparmio energetico.
Una corona rivestita in rame circonda la quota di copertura e nasconde un presistente elemento in cemento armato che correva lungo il perimetro del tetto.
Le facciate dell’edificio hanno tre gradi di trasparenza: l’opaco, che nasconde i muri ciechi, il semitrasparente per le zone riservate che necessitano luce, il trasparente delle finestre dove è importante anche la vista interno-esterno.
La palazzina della Polizia locale
La precedente volumetria è interamente conservata, ad eccezione dei balconi e di alcune parti aggettanti. In questo modo la palazzina appare ben definita da muri e falde del tetto che ne semplificano la volumetria.
Tutte le bucature esterne sono ripensate interamente. L’edificio è infatti caratterizzato da una serie di piccole finestre rettangolari (alcune sono fisse, altre sono apribili) disposte in verticale ed in orizzontale , secondo un disegno apparentemente casuale, su tutto l’involucro dell’edificio. L’obbiettivo è quello di creare degli spazi interni estremamente luminosi e dare un’immagine esterna di un’architettura ermetica.
La superficie dell’edificio all’esterno è finita a cemento lisciato di colore grigio idrorepellente.
Al suo interno, la scala esistente separa la zona dedicata al “sociale ed alla pubblica istruzione” (posta a nord), da quella riservata alla Polizia locale (che si trova a sud).
Al piano terra si trovano quegli uffici che necessitano un rapporto diretto con il pubblico, mentre al primo piano sono posti gli quelli con funzione operativa.
Al piano terra, lungo il lato sud, della palazzina è posto anche l’appartamento del custode dotato di un proprio box per l’auto.
Il piano interrato, che comunica direttamente con il parcheggio, è occupato interamente dal garage dove sostano le auto di servizio della polizia locale, da un magazzino e dagli spogliatoi della Polizia.
La copertura a falde, recuperata dal precedente edificio, è corredata da una serie di pannelli solari che garantiscono la fornitura di acqua calda e di elettricità di questa palazzina.